Oggi, 17 maggio, si celebra in tutta Europa (ma anche in altri Paesi) la Giornata Mondiale contro l'omofobia. In Italia l'Arcigay darà vita a dieci giorni di iniziative culturali e sociali in programma in circa cinquanta città e paesi dal Nord al Sud. La Giornata mondiale contro l'omofobia è giunta quest'anno alla sua sesta edizione.
Nel nostro Paese il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceverà le associazioni del mondo omosessuale, prima fra tutte l'Arcigay, promotrice dell'evento proprio in Italia. Questa giornata vuole cercare di contrastare le ipocrisie, ricordare a tutti il rispetto della diversità in qualsiasi sua forma e ricordare che l'amore non ha un genere.
Secondo i dati 2009 della FRA, Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione Europea, in Italia sono ancora quattro milioni le persone che a causa dell'omofobia hanno avuto delle ripercussioni negative per la loro salute e la loro carriera. La prima Giornata mondiale contro l'omofobia è stata realizzata nel 2005 da Louis-George Tin, docente dell'Ecole de Hautes Etudes en Science Sociales di Parigi.
In questo Paese di santi e benpensanti tutti si scandalizzano per qualunque cosa, tranne che per la violenza omofobica. Che si consuma non solo con la forza bruta e l’aggressione fisica ma anche con quella verbale. Anche con la stereotipizzazione della comunità GLBT in “macchietta” televisiva e cinematografica.
Il 17 maggio è la Giornata Internazionale contro l’omofobia. Non servono parole. Spero di non dover più scrivere post come questo. Vorrei non sentir parlare più di omofobia. Vorrei che il 17 maggio fosse semplicemente la festa dell’Amore Vero.
Simona Melani.
Faccio mie le parole della Melani sperando veramente che qualcosa cambi...con la consapevolezza che noi stessi in prima persona dobbiamo essere i promotori del cambiamento. Farci artefici, soggetti e agenti di una nuova società dove questo schifo non possa e non debba più succedere.
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